Mario Adinolfi: Il dibattito di ieri sera in tv serviva a dire quanto siano belli e colorati i Gay Pride, mentre i cattolici sono grigi e cupi e augurano ai froci la morte. Tutti e due i campi, insomma, descritti con menzogne. I Gay Pride sono ormai un’enorme occasione di business, perché la lobby Lgbt pensa soprattutto a quello: ai soldi. I cattolici sono in realtà intimiditi e muti, anche solo spiegare ieri sera che non si può entrare in chiesa armati e orgogliosi del proprio peccato, ha dato scandalo. Godetevi poi gli ultimi 2 minuti della clip. Mi dicono: “La storia di Davide è emblematica di un’Italia dove l’omofobia c’è, esiste, è forte”. Davide è un gay romagnolo, Silvia è romagnola e conosco quelle terre, ironizzo sulla “nota regione omofoba della Romagna”. Mi saltano addosso in 5. E tocca fa’ Bud Spencer. Non smettete di combattere contro le narrazioni menzognere.